TITLE: Famiglia rurale: i giochi dei bambini della terra
Entrare nel quotidiano delle famiglie rurali per coglierne l’essenza, gli attimi famigliari e più intimi accanto a quelli più conosciuti, per raccontare la motivazione che ancora oggi sta dietro la scelta di ritornare alla terra. Stiamo parlando di famiglie che hanno scelto l’agricoltura, senza avere una tradizione alle spalle. Sono scelte nuove, è un mondo che viene avanti il loro, e che non va declinando, come vorrebbe l’immaginario alpino prevalente.
E non stiamo parlando nemmeno di scelte dettate dal rifiuto della modernità, bensì dalla voglia di mangiare futuro. Sono tasselli silenziosi, operosi, nascosti, con una gran voglia di fare che è importante sostenere.
In questo contesto le foto proposte rappresentano una piccola selezione di un lavoro più lungo e complesso, durato 2 anni, che si concentra sulla scelta di immagini legate ai giochi di questi bambini della montagne valdostane. Sono bambini sereni, che conducono e svolgono le attività a fianco dei loro genitori durante il periodo estivo in particolare, destinando gran parte di questo periodo all’aria aperta. Sembrano fotografie di archeologia rurale, ma sono in realtà immagini contemporanee che raccontano un modo diverso di passare l’infanzia, che richiama il passato e un approccio più sostenibile anche del gioco: aria pura, animali, rispetto dell’ambiente! Consapevolezze che si creano in questi bambini, cui non manca nulla, e che amano le loro montagne.
AUTHOR: Moreno Vignolini (Italy)
I live in Valle d'Aosta, an alpine region of Italy, on the border with France. I am a journalist and for years I have also combined photography with writing to tell my stories. I prefer black and white for personal works. I have collaborated with several magazines, published photographic books, and created photographic exhibitions in Italy. I have exhibited in various locations in Northern Italy including the National Mountain Museum of Turin. In 2013 I got a special mention from Martin Parr (Magnum photos). I love reportage and try to tell the reality around me, mainly in Italy and France.
Photography for me is the best channel of personal introspection, a continuous journey, a way to get to know the world and ask me questions about reality, often without answers. A continuous wait, a way to stop in the vital flow waiting for single frames of meaning.
SHARE
Support this photographer - share this work on Facebook.