TITLE: June 22, 1944: the children's march
Memory is precisely the core of this touching photographic project. On 22 June 1944, 22 children were brought to safety by traveling 14 kilometers through the hills and woods of the Val d'Orcia in Tuscany under bombardment by a woman named Iris Origo and her husband. In the imagination of the photographic story, the children recognize themselves in the trees, now in a row, now isolated, rooted to the earth and yet reaching upwards. The tree-children, in their immersion in the landscape, become the silent guardians of a memory that resists, witnesses of a time that ceases to be distant to change permanently. Nothing is, yet everything can still exist: the gaze accepts this challenge and observes. It goes beyond the earth trampled by children, beyond destruction and death. Cross the sinuous hills, cross the forest paths and fields thick with wheat, towards salvation and light. In all of this, man is everywhere, and is capable of saving and destroying, of imprinting new lines in the landscape (scars that resemble those inflicted on the imagination of little ones on the march), but also of protecting and taking care of a memory, evoking it with the strength and courage of one's humanity. The gaze that crossed and investigated the places where Iris built a path to salvation wanted to search for an earlier time in today. He did not slavishly follow a trail, but evoked it by finding it in the present. Then the low clouds tell of the unbridgeable distance between the earth suffering from war and a sky without danger; the trees dry of life are a symbol of that war capable of drying up even the sap.
AUTHOR: mauro zorer (Italy)
Mauro Zorer nasce a Rovereto (TN) nel 1969.
Dopo anni di studi personali nel 2007 intraprende un primo approccio nella direzione della Fotografia Professionale con un corso avanzato presso il Laboratorio del Linguaggio Visuale a Bassano del Grappa. Contemporaneamente inizia ad occuparsi di formazione sulla fotografia e sul linguaggio fotografico, attività che svolge a tutt’oggi, presso varie associazioni di Trento.
Nel 2009 segue il primo corso di Tecnica Fotografica - Stage I - presso la John Kaverdash Accademia di Fotografia di Milano durante il quale apprende ed elabora una metodologia professionale riguardante l'uso degli impianti d'illuminazione di una moderna sala di posa e di tutta la relativa accessoristica.
La crescente passione e il desiderio di utilizzare la realtà per esprimere la sua carica di umanità e di emotività attraverso il mezzo fotografico, lo spinge a frequentare presso la stessa Accademia il Master di Reportage con Sandro Iovine, conseguendo il diploma nel 2011 con il lavoro SanpaBikes - il laboratorio delle bici targate San Patrignano a Trento – . Con la stessa Comunità nasce un progetto di collaborazione che prevede corsi di fotografia alle persone ospiti.
Il completamento del percorso formativo riguardante la fotografia digitale, l’edizione grafica e il ritocco fotografico - culminato nella prima rassegna personale “Napoli” -, segna il passaggio ad un corredo 35mm digitale e costituisce le basi per una crescente tensione verso la fotografia fine-art e del Reportage sociale. A testimoniarlo la rassegna personale "SANPA", realizzata a Trento nel 2011 e il Silver Awards conseguito al FIOF Nikon Awards 2014 di Orvieto nella categoria "Storia" con il progetto fotografico sull'Autismo.
Nell'ottobre del 2014 si iscrive al Master di Alta Formazione sull'Immagine presso FONDAZIONE FOTOGRAFIA a Modena , interessato ad approfondire le proprie conoscenze teoriche e pratiche nel campo della fotografia e del video d'artista.
Nel giugno 2015 espone in mostra collettiva presso il Foro Boario di Modena in occasione della tradizionale mostra di fine anno The Summer Show organizzata da Fondazione Fotografia.
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